Protocollo: Risposta n. 43
Data: 18/01/2021
Ente: Ade
Territorialità: Nazionale
L’Istante fa presente di essere proprietario di un edificio unifamiliare
funzionalmente indipendente dotato di impianto di riscaldamento autonomo.
Lo stesso intende effettuare i seguenti interventi:
– sostituzione dell’impianto di riscaldamento con un generatore dotato di
pompa di calore, con conseguente aumento di due classi energetiche;
– riqualificazione energetica globale del fabbricato “con interventi
sull’involucro dell’edificio riscaldato (pareti, finestre, tetti e pavimenti), così come
definiti dall’articolo 1, comma 344 della legge n. 296 del 2006.L’Istante chiede se, ai
fini della del Superbonus ex articolo 119 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34
(decreto Rilancio), l’intervento di riqualificazione energetica globale del fabbricato
possa essere considerato come intervento trainato.
Si tratta di un interpello in cui il contribuente chiede se, ai fini del Superbonus ex articolo 119 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 (decreto Rilancio), l’intervento di riqualificazione energetica globale del fabbricato possa essere considerato come intervento trainato. Il contribuente intende effettuare la sostituzione dell’impianto di riscaldamento con un generatore dotato di pompa di calore, con conseguente aumento di due classi energetiche, e la riqualificazione energetica globale del fabbricato “con interventi sull’involucro dell’edificio riscaldato (pareti, finestre, tetti e pavimenti), così come definiti dall’articolo 1, comma 344 della legge n. 296 del 2006.
Il contribuente ritiene che i due interventi possano rientrare nel Superbonus, fruendo di autonoma valutazione e, pertanto, i rispettivi limiti di spesa (30.000 euro e 90.909,09 euro) possono essere sommati.
L’Agenzia delle Entrate, in risposta all’interpello, illustra le nuove disposizioni che disciplinano la detrazione delle spese sostenute per gli interventi finalizzati alla efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici, detti Superbonus. L’articolo 119 del decreto Rilancio definisce le tipologie e i requisiti tecnici degli interventi oggetto del Superbonus e l’ambito soggettivo di applicazione del beneficio fiscale. L’Agenzia delle Entrate fornisce una risposta dettagliata al quesito del contribuente, sottolineando che l’intervento di riqualificazione energetica globale del fabbricato può essere considerato intervento trainato solo se sussistono determinate condizioni.
L’Istante ritiene che i due descritti interventi possano rientrare nel Superbonus,
fruendo di autonoma valutazione e, pertanto, i rispettivi limiti di spesa (30.000 euro e
90.909,09 euro) possono essere sommati.
L’articolo 119 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 (decreto Rilancio),
convertito, con modificazione, dalla legge 17 luglio 2020 n.77, ha introdotto nuove
disposizioni che disciplinano la detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al
31 dicembre 2021 a fronte di specifici interventi finalizzati alla efficienza energetica
(ivi inclusa la installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la ricarica
di veicoli elettrici negli edifici) nonché al consolidamento statico o alla riduzione del
rischio sismico degli edifici (cd. Superbonus). La detrazione, spettante nella misura del
110 per cento delle spese sostenute, è ripartita in 5 quote annuali di pari importo.
Le nuove disposizioni si affiancano a quelle già vigenti che disciplinano le
detrazioni spettanti per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici (cd.
ecobonus) nonché per quelli di recupero del patrimonio edilizio, inclusi quelli
antisismici (cd. sismabonus), attualmente disciplinate, rispettivamente, dagli articoli 14
e 16, del decreto legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito dalla legge 3 agosto 2013, n.
90.
Le tipologie e i requisiti tecnici degli interventi oggetto del Superbonus sono
indicati nei commi da 1 a 8 del citato articolo 119 del decreto Rilancio, mentre
l’ambito soggettivo di applicazione del beneficio fiscale è delineato nei successivi
commi 9 e 10.
L’articolo 121 del medesimo decreto Rilancio, inoltre, stabilisce che i soggetti
che sostengono, negli anni 2020 e 2021, spese per interventi di riqualificazione
energetica degli edifici, per taluni interventi di recupero del patrimonio edilizio
(compresi quelli antisismici) di cui ai citati articoli 14 e 16 del decreto legge n. 63 del
2013, ivi inclusi quelli che accedono al Superbonus ai sensi del predetto articolo 119
del decreto Rilancio, possono optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione, per
un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto fino a un importo
massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli
interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito d’imposta, con facoltà di
successiva cessione del credito ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli
altri intermediari finanziari (cd. sconto in fattura).
In alternativa, i contribuenti possono, altresì, optare per la cessione di un credito
d’imposta di importo corrispondente alla detrazione ad altri soggetti, ivi inclusi istituti
di credito e altri intermediari finanziari con facoltà di successiva cessione.
Le modalità attuative delle disposizioni da ultimo citate, comprese quelle relative
all’esercizio delle opzioni, da effettuarsi in via telematica anche avvalendosi dei
soggetti indicati al comma 3 dell’articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica
22 luglio 1998, n. 322, sono state definite con i provvedimenti del direttore
dell’Agenzia delle entrate 8 agosto 2020, prot. n. 283847/2020 e 12 ottobre 2020, prot.
n. 326047.
Con riferimento all’applicazione del Superbonus, sono stati forniti chiarimenti
con la circolare 8 agosto 2020, n. 24/E e con la risoluzione 28 settembre 2020, n. 60/E,
cui si rinvia per ulteriori approfondimenti.
Nella predetta circolare n. 24/E del 2020 viene precisato che, ai sensi del citato
articolo 119 del decreto Rilancio, il Superbonus spetta a fronte di taluni specifici
interventi finalizzati alla riqualificazione energetica degli edifici indicati nel comma 1
del predetto articolo 119 del decreto Rilancio, (cd. interventi “trainanti”), nonché ad
ulteriori interventi, realizzati congiuntamente ai primi (cd. interventi “trainati”) indicati
nei commi 2, 5, 6 e 8 del medesimo articolo 119, realizzati su:
– parti comuni di edifici residenziali in “condominio” (sia trainanti, sia trainati);
– singole unità immobiliari residenziali e relative pertinenze all’interno di edifici
in condominio (solo trainati);
– edifici residenziali unifamiliari e relative pertinenze (sia trainanti, sia trainati);
– unità immobiliari residenziali funzionalmente indipendenti e con uno o più
accessi autonomi dall’esterno site all’interno di edifici plurifamiliari e relative
pertinenze (sia trainanti, sia trainati).
Ai sensi del comma 15-bis del predetto articolo 119 del decreto Rilancio, le
disposizioni agevolative in commento non si applicano, invece, alle unità immobiliari
appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 nonché alla categoria catastale A/9 per le
unità immobiliari non aperte al pubblico.
Per quanto di interesse, si rileva che la citata circolare n. 24/E del 2020, secondo
quanto stabilito ai commi 1 e 4 del citato articolo 119, definisce come “trainanti o
principali” gli interventi:
– di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate
che interessano l’involucro degli edifici, compresi quelli unifamiliari, con un’incidenza
superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo o
dell’unità immobiliare funzionalmente indipendente e che disponga di uno o più
accessi autonomi dall’esterno, sita all’interno di edifici plurifamiliari;
– di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti
centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda
sanitaria sulle parti comuni degli edifici, o con impianti per il riscaldamento, il
raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria sugli edifici unifamiliari o sulle
unità immobiliari funzionalmente indipendenti e che dispongano di uno o più accessi
autonomi dall’esterno site all’interno di edifici plurifamiliari;
– antisismici e di riduzione del rischio sismico di cui ai commi da 1-bis a 1-
septies dell’articolo 16 del decreto-legge n. 63 del 2013 (cd. sismabonus).
Gli interventi “trainati”, invece, comprendono:
– tutti gli interventi di efficientamento energetico indicati nell’articolo 14 del
decreto legge n. 63 del 2013 (cd. ecobonus), effettuati congiuntamente agli interventi
di isolamento termico delle superfici opache o di sostituzione degli impianti di
climatizzazione invernale esistenti, relativamente ai quali il Superbonus spetta nei
limiti di detrazione o di spesa previsti da tale articolo per ciascun intervento;
– l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica su
edifici ai sensi dell’articolo 1, comma 1, lettere a), b), c) e d), del regolamento di cui al
decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, e l’installazione
contestuale o successiva di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari
fotovoltaici agevolati con il Superbonus, effettuata congiuntamente agli interventi di
isolamento termico delle superfici opache o di sostituzione degli impianti di
climatizzazione invernale esistenti nonché ad interventi antisismici e di riduzione del
rischio sismico;
– l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici di
cui all’articolo 16-ter del citato decreto-legge n. 63 del 2013, effettuata congiuntamente
agli interventi di isolamento termico delle superfici opache o di sostituzione degli
impianti di climatizzazione invernale esistenti.
La maggiore aliquota, inoltre, si applica solo se gli interventi “trainati”
sopraelencati sono eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi “trainanti”
di isolamento termico dell’edificio o di sostituzione degli impianti di climatizzazione
invernale e sempreché assicurino, nel loro complesso, il miglioramento di due classi
energetiche oppure, ove non possibile – in quanto, come precisato nella citata circolare
n. 24/E del 2020, l’edificio o l’unità immobiliare è già nella penultima (terzultima)
classe – il conseguimento della classe energetica più alta e a condizione che gli
interventi siano effettivamente conclusi
Con riferimento alla condizione richiesta dalla norma che, ai fini
dell’applicazione dell’aliquota più elevata, gli interventi “trainati” siano effettuati
congiuntamente agli interventi “trainanti” ammessi al Superbonus, nella citata
circolare n. 24/E del 2020 è stato precisato che tale condizione si considera soddisfatta
se “le date delle spese sostenute per gli interventi trainati, sono ricomprese
nell’intervallo di tempo individuato dalla data di inizio e dalla data di fine dei lavori
per la realizzazione degli interventi trainanti”.
Ciò implica che, ai fini dell’applicazione del Superbonus, le spese sostenute per
gli interventi “trainanti” devono essere effettuate nell’arco temporale di vigenza
dell’agevolazione, mentre le spese per gli interventi “trainati” devono essere sostenute
nel periodo di vigenza dell’agevolazione e nell’intervallo di tempo tra la data di inizio e
la data di fine dei lavori per la realizzazione degli interventi “trainanti”.
Il miglioramento energetico è dimostrato dall’Attestato di Prestazione Energetica
(A.P.E.), di cui all’articolo 6 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, ante e post
intervento, rilasciato da un tecnico abilitato nella forma della dichiarazione asseverata.
In relazione al caso in esame si rappresenta che la detrazione, spettante nella
misura del 110 per cento delle spese sostenute, si riferisce ai singoli interventi
agevolabili e deve intendersi riferito, all’ edificio unifamiliare o alla unità immobiliare
funzionalmente indipendente oggetto dell’intervento e, pertanto, andrà suddiviso tra i
soggetti detentori o possessori dell’immobile che partecipano alla spesa in ragione
dell’onere da ciascuno effettivamente sostenuto e documentato.
Nel caso in cui sul medesimo immobile siano effettuati più interventi
agevolabili, il limite massimo di spesa detraibile sarà costituito dalla somma degli
importi previsti per ciascuno degli interventi realizzati.
Ciò considerato gli interventi indicati nell’articolo 1, comma 344 della legge n.
296 del 2006 sono quelli «di riqualificazione energetica di edifici esistenti, che
conseguono un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per la
climatizzazione invernale inferiore di almeno il 20 per cento rispetto ai valori riportati
nell’allegato C, numero 1), tabella 1, annesso al decreto legislativo 19 agosto 2005, n.
192».
Relativamente agli interventi indicati nell’articolo 1, comma 344 della legge n.
296 del 2006, con la circolare n. 36/E del 2007 è stato, precisato che data l’assenza di
specifiche indicazioni normative, si deve ritenere che la categoria degli “interventi di
riqualificazione energetica” comprenda qualsiasi intervento, o insieme sistematico di
interventi, che incida sulla prestazione energetica dell’edificio, realizzando la maggior
efficienza energetica richiesta dalla norma. L’intervento di cui al citato comma 344,
pertanto, comprendendo qualsiasi intervento di efficienza energetica ed essendo inteso
come un unicum, non distingue tra interventi trainanti e trainati come previsto dal
Superbonus. Lo stesso può quindi essere ammesso esclusivamente come intervento a
sé stante e non in combinazione con altri, come indicato anche nella circolare 19/E
dell’8 luglio 2020, secondo cui la scelta di agevolare un intervento, ai sensi del comma
344, impedisce al contribuente di fruire, per il medesimo intervento o anche per parti
di esso, delle altre agevolazioni.
Con riferimento al caso di specie, il Superbonus non spetta, pertanto, sulle spese
per un intervento di riqualificazione energetica globale del fabbricato ai sensi del
comma 344 della legge n. 296 del 2006, costituendo quest’ ultimo un intervento a sé
stante nei termini sopra descritti.Il presente parere viene reso sulla base degli elementi
e dei documenti presentati, assunti acriticamente così come illustrati nell’istanza di
interpello, nel presupposto della loro veridicità e concreta attuazione del contenuto e
non implica un giudizio in merito alla conformità degli interventi edilizi alle normative
urbanistiche, nonché alla qualificazione e quantificazione delle spese sostenute nel
rispetto della norma agevolativa, su cui rimane fermo ogni potere di controllo
dell’amministrazione finanziaria.
IL DIRETTORE CENTRALE
N° Prot. Risposta n. 247
Territorio Nazionale
Data 14/04/2021
Ente Ade
N° Prot. Risposta n. 61
Territorio Nazionale
Data 28/01/2021
Ente Ade
N° Prot. Risposta n. 127
Territorio Nazionale
Data 24/02/2021
Ente Ade